Liberi di suonare? No, grazie.

Author: Monsieur Henri /


Immaginate di avere davanti a voi uno spartito. E' uno spartito che ormai conoscete bene, e che certo è abbastanza conosciuto... si tratta de "La tempesta" di Beethoven. Bene. Dovete suonare il primo tempo di questa sonata per un party di Natale (che cosa poi c'entri con il Natale "La tempesta" lo devo ancora capire, ma soprassediamo...) della vostra maestra che da 14 anni frequentate. Ora... se voi volete marcare maggiormente dei passaggi rispetto ad altri, vi sentite in pieno diritto di farlo, no? No. Perché a lei non va bene. Alla vostra maestra, dico... Ognuno di noi sente le cose in modo differente, è assolutamente normale, no? Quello che a voi piace ad un altro non piace, quello che voi sentite maggiormente, altri non lo sentono, e ovviamente viceversa. E allora perché devo interpretarlo come vuole lei? Sono 14 anni che suono, avrò il diritto di sentire la musica a modo mio, no? No.

Ah, dimenticavo di dire che, se anche volete suonare il preludio del "Don Giovanni" a 4 mani con la vostra maestra, sicuramente non potrete farlo, perché a lei piace di più quelle delle "Nozze di Figaro", quindi non si discute...

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Cate..pensa solo questo, quando quella sera al party ci presenteremo vestite da Lestat e Claudia e metteremo in scena tutto ciò che ci siamo prefissate...il grande ammutinamento...allora avremo la nostra piccola vendetta! muahahahaha e ricordati IWANT MOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!