Ringraziamento speciale

Author: Monsieur Henri /

"In tutti questi anni, Alain, non ho mai chiesto a madamigella Oscar di che colore preferisse le rose..."

"Non lo so. Ma André avrebbe sicuramente detto... le rose bianche..."


In memoria del cartone che mi ha cambiata, che ha fatto di me quel che sono, che mi ha dato così tanto in cambio di così poco, che mi ha fatto capire cosa volesse dire sognare e che per la prima volta mi ha dato la voglia di scrivere.

Sembra una cretinata, forse lo è, ma non per me... in quel cartone ci sono frammenti di me in ogni scena, e in me ci sono frammenti di quel cartone. Gli anni passano, ma è sempre come la prima volta. E Oscar è morta di nuovo, ma la magia si è ripetuta, perché io ho pianto di nuovo, e di nuovo la fiamma ha ripreso a splendere. Grazie, Ikeda... grazie per avermi tenuto compagnia nei miei orribili dodici anni, e grazie per tenermela sempre, ogni volta...

Grazie André e grazie soprattutto Oscar. Se non ci fossi stata tu, dubito che io ora sarei quella che sono.

Voglio del tempo!!

Author: Monsieur Henri /

Troppe idee... troppa voglia di scrivere... e non il tempo sufficiente. Ho almeno due idee per due racconti, ma non ho mai la forza di prendere in mano la penna, o il computer e mettermi veramente a scrivere. Ci vuole un'altra notte come quella passata, ci vuole qualcosa di particolare... Un segno, un momento particolare. Ci vuole dire basta a questi esami inutili, ci vuole dire basta al correre dietro al tempo!
Voglio che finisca quest'anno accademico, mi sono rotta le scatole di fare cose che non mi servono... Dante non c'entra niente con il greco o con il latino, volete capirlo??

L'Università non è un granché, lo ammetto. Questa specialistica è per stacanovisti e non dà molta soddisfazione, di esami veri e utili ce ne saranno 3, e tutti sono 5 crediti, ma non vi sembra di esservi bevuti il cervello? Se è specialistica, ma fateci specializzare, fatemi tradurre, fatemi lavorare sulle mie cose...

E datemi il tempo (e la forza) di scrivere! Mi piace troppo, non toglietemelo!!

Beh... ecco... sono quasi le 11 di sera, e un tempo avrei scritto... ora invece torno a studiare.

Buonanotte.

Idea Folle di una Mente Folle

Author: Monsieur Henri /

Mi è stato detto che il Blog langue, proprio oggi che avevo intenzione comunque di scrivere qualcosina! E quel qualcosina è un'idea folle che mi sono messa in testa.

Da una parte spero che sia come quelle tante idee folli che mi vengono ogni tanto e che passano, dall'altra spero di no. Perché questa idea folle si chiama Accademia di Musical.

Lo so... So cosa diranno in molti... Che mi porterebbe via un sacco di tempo, che non servirebbe a niente eccetera eccetera... E vi do assolutamente ragione. Ma è una cosa che desidero! Tutte le mie propensioni artistiche sono state periodicamente cassate dai miei, se scrivo un racconto mia madre lo corregge, venire ai miei saggi di musica sembrava più un dolore che altro, per non parlare dei saggi di danza, mi hanno sempre messo in testa che sarei stata stonata perché mio padre lo è, quando recitavo mi criticavano e basta perché dicevano che avevo la voce a singhiozzi, e simili amenità varie. Ebbene, mi sono veramente ROTTA! Insomma! Mi correggete i racconti come se fossero un compito in classe? Bene, una mia poesia è pubblicata.

E ora voglio provare questa audizione. Non so assolutamente cosa farò, non so nemmeno se alla fine la farò, soprattutto per paura, quella stessa paura che mi è stata inculcata da quando ero piccola che mi fa abbassare la voce persino quando si canta "Buon compleanno" perché sicuramente stonerò. Bene, ho fatto scaricare all'Ele le basi su cui cantare.

Ripeto, non so se lo farò alla fine. Ma mi piace pensare di pensarci. E se anche non fosse, almeno ho finalmente desiderato fare qualcosa di artistico, senza che si dica che ho altre priorità nella vita! Mi piace, che cavolo!! Mi piace troppo!!

E lasciatemi divertire!!

Destino del Sogno

Author: Monsieur Henri /

Un'altra pagina si è aperta, nel grande Libro Rosso dai segni d'oro. Un'altra pagina, e non me la sarei certo aspettata. Un mesetto fa avevo deciso di partecipare ad un concorso poetico, più che altro perché mi piaceva il titolo, Il Sogno: bisognava mandare 1-3 poesie con questo tema, e io l'ho fatta, la prima parlava di Alessandro, la seconda di Lucrezia, e la terza di me. Ripeto, io non le so scrivere le poesie, mi trovo meglio con la prosa, quindi le avevo fatte più che altro così, per divertimento.

E oggi, mentre sono sul treno, guardo la posta... e c'è questo messaggio dalla Casa Editrice: "scriviamo per informarla che il suo testo dal titolo “Specchio” è stato selezionato per l’antologia IL SOGNO. I grandi temi della poesia. Il volume che uscirà per la fine di maggio sarà presentato in occasione di un aperitivo letterario in casa editrice".

La mia prima reazione, lo ammetto, è stata controllare che fosse indirizzata a me.
Ma poi ho realizzato... e ho realizzato un'altra cosa. Più che il fatto stesso di vincere, più il fatto stesso di pubblicare... è il fatto che la poesia in questione sia quella su Alessandro.

Illusa? Sognatrice? Creatrice di castelli per aria?
Chi lo sa.

Ma io so solo una cosa... che ci sono due personaggi per cui avrei voluto vincere un premio del genere, e uno di loro è Alessandro. Ed è successo. Ancora una volta, il Re del Mondo è stato con me, ha parlato con me, ha parlato attraverso me. E' una sensazione che dà una pace assoluta, che ti fa sentire piena di esaltazione. E' qualcosa che auguro a tutti, perché quanto vi dà è qualcosa che invano cercherò di spiegare, ed è per questo che non lo farò.

Ma certo è che, quando ho letto quel messaggio, ho guardato il cielo piovoso e ho sorriso. E Lui era lì, l'ho sentito.

Tra Sirene e uccellini che cantano...

Author: Monsieur Henri /




Sono le 4 di mattina. Sento gli uccellini già cantare, mentre credo sia ancora troppo presto per l'alba. Non sono sveglia perché sia arrabbiata o altro, anche se ammetto che questa serata non è stata proprio la più serena di tutta la mia vita. Dopo aver letto una cosa che era stata detta contro il mio modo di scrivere, anche se, spero, in maniera ironica (ok, non solo spero, ora ne sono quasi sicura, ma diciamo che sul momento non mi era sembrata così pacifica), avevo in mente di scrivere un bello sfogo qui su come ci siano momenti in cui vorrei mandare all'aria tutto quello che scrivo, e smettere di farlo.

Sì, ci sono quei momenti. Per esempio quando non ricevi mai un incentivo dai tuoi, quando, se fai leggere un racconto a tua mamma, lei... te lo corregge... come se fosse un compito in classe, per esempio ho avuto voglia di smettere quando sentivo criticare non tanto il mio modo di scrivere, ma il fatto che scrivessi di solo poche cose e fisse. E' vero, ammetto i miei limiti. Ma se io mi diverto scrivendo di Alessandro, di Henri, di Cesare, c'è qualche cosa di male? E poi non credo che, come dice mia madre, scrivere di cose antiche sia ignorare che cosa sia il presente.

Io e Ele abbiamo scritto insieme la nostra creatura, Riya', che si svolgeva nel 1183, ma erano trattati temi come l'Universalità, la pace, l'idea di Gerusalemme come città libera per tutti... se non è attualità questa... Magari la forma è diversa, va bene. Ma non chiedetemi di scrivere in altri modi rispetto a questo.

Bene, ero decisa a scrivere un intero post di lagne, quando, nel momento in cui ho cacciato Ele a letto (tipo alle 2.45), ho riaperto un racconto che avevo iniziato mesi fa. Si trattava del 4° capitolo di una mini saga sulla Macedonia, di cui ho parlato sotto. Ho voluto ricordare i posti che ho visto raccontando per ognuno un pezzo della vita di Tessalonica, sorellastra di Alessandro, che, secondo la leggenda, si trasformò in sirena dopo aver strappato l'acqua della vita a suo fratello, e ancora oggi vive nell'Egeo e chiede ai naviganti se Alessandro vive, e bisogna sempre dire "Vive e Regna".

Questa storia mia ha commosso, e allora sono nati quattro capitoli: prima Dodona, con la grande Quercia, poi Ege, con il tumulo di Filippo, poi Dione, sotto l'Olimpo, e infine Pella. La storia ovviamente è tutta fantasia, ma ho voluto mettere in scena questa principessa triste, la Principessa Reietta, che non può amare nessuno e che nessuno ama, perché troppo diversa, e perché conosce il futuro, come assillata dai fantasmi che, nella sua mente, le chiedono sempre se Alessandro vive e regna.
Ero arrivata al quarto capitolo, poi avevo mollato, in testa avevo già le idee ma mancava qualcosa...

E quel qualcosa forse era il vero ricordo di quel posto, di quella commozione che ho provato... qualcosa che solo di notte, quando non c'è alcun suono, riesci a trovare. E Tessalonica ha ripreso vita, un'ultima volta. E' strano, mi sento un po' triste, perché è una saga che finisce, ma sono anche serena, sto sorridendo, credetemi: perché Tessalonica è ancora viva, e ci parla, basta solo saperla ascoltare.

Sono contenta di aver finito quel racconto, e di averlo finito in quel modo. Forse per un po' ci sarà un momento di pausa dallo scrivere, anche se ho in mente una cosa o due... Sono contenta anche perché ho ritrovato il gusto di scrivere fino a queste ore impossibili, protetta solo dalla mia gatta e dal ricordo di quei giorni.

Sì, io amo scrivere, anche se molte cose che scrivo non verranno mai lette o comprese fino in fondo, lo amo perché è vivere in posti e in luoghi in cui non ho mai vissuto, è poter parlare con i grandi senza paura di essere piccoli. E' semplicemente... la magia del creare.

Buonanotte, forse andrò a dormire, forse no... mi piacerebbe stare sveglia, ma non a scrivere. Lasciamo Tessalonica tuffarsi nel mare. Lasciamola libera, è la cosa giusta ora...