Rancori

Author: Monsieur Henri /

Ci sono cose che dopo anni e anni non vanno giù. Cose che ricordi e che ricorderai sempre, anche se le persone e i tempi cambiano. E stasera ho avuto le due persone per cui provo rancore, le uniche due, entrambe nello stesso luogo, entrambe da dover salutare, come se nulla fosse successo.
Lei mi ha fatto davvero amare la musica. Mi ha aiutato nel momento in cui non avrei voluto suonare, e in qualche modo fu grazie a lei che conobbi Massimo. Ma negli ultimi anni era diventata strana, come se non amasse più la musica, come se non importasse più farmi suonare. Per un anno avremmo suonato sempre e solo lo stesso pezzo. E poi successe quella cosa a Natale, mi lasciò completamente da sola, non capì, mi abbandonò. Ci sono cose che chi non ha mai suonato il pianoforte può capire, ma c'è un ruolo fondamentale per la buona riuscita di un concerto, ed è la presenza del Volta Pagine. Deve darti appoggio, farti sentire ascoltato, deve voltare le pagine e questo vuol dire che ogni nota deve essere vista, ascoltata, provata. Non è una semplice cavolata, come può sembrare. E' il sostegno della pianista.

Non la ebbi quel giorno. Quel giorno piansi e non potei più andare a lezione da lei.

Devo moltissimo anche a Lui. Mi fece amare la letteratura, la lettura, mi fece conoscere Dumas e un sacco di cose senza cui non sarei mai stata me stessa. No, Lui non mi abbandonò, anzi, mi fu sempre molto vicino. Ma offese Massimo, quella notte. Lo fischiò quando non era giusto, mi rovinò quella serata, mi fece capire che quando la gente è ignorante (ignorante non di cultura, ma di umanità) lo sarà sempre. Era il mio primo amore, l'uomo che amavo, e lui lo trattò in quel modo, e lui non tornò mai più a Reggio.

E parlare ad entrambi è stato duro. No, non credo che potrò mai dimenticare. Lo so che non è nobile provare rancore. Ma così è. Non sono una santa che può perdonare tutto. Non lo voglio essere.