Phantom faces at the window, phantom shadows on the floor...

Author: Monsieur Henri /

Nuovo template, per cancellare via quello che quest'anno è stato.

Centesimo post, questo, ed è per dire addio a questo 2009. Finalmente. Un estate che doveva essere l'ultima di studio qui in Italia, l'ultimo periodo prima di andarmene in Inghilterra, quest'ultima estate è stato un incubo allo stato puro. Prima l'operazione di mio padre, che si è protratta molto di più di quanto avrebbe dovuto, con tutta la conseguente tensione in casa, che mi faceva impazzire, con sveglie proibitive, andare a letto tardissimo per finire la tesi eccetera. Poi è arrivata la morte di Ciffo, che mi ha letteralmente distrutto, e che ancora ha il suo segno, indelebile, mostruoso.
L'Inghiterra ha in parte alleggerito questa situazione, se non fosse che poi la vita non è bella come sembra, ok, per le prime settimane nulla da dire, ma poi chiude tutto alle sei, o si è troppo sociali o troppo poco, se non esci vieni definito asociale, ma sinceramente di uscire tutte le santissime sere non ne ho proprio voglia.
E ora di nuovo a casa. Tutto bene per i primi giorni, poi è ritornata la solita routine. Ma poi è ritornata la storia di mio padre. Non è colpa sua, non lo sto ad accusare. Ma ogni giorno ce n'è una nuova. Medicinali che fanno reazione, allergie sconosciute, e quant'altro.

Basta.

Sono stanca di dover vivere sempre non sapendo cos'altro ci sarà domani. Sono stanca di dover annuire, e sorridere, e poi venir accusati di "tener il muso".

Voglio un 2010 diverso. Voglio essere più rilassata, non voglio piangere. Voglio riuscire a vedere la porta della mia stanza senza vedervi ombre. Voglio che certi fantasmi scappino per sempre. Voglio che in casa mi si stia bene, che mia madre la smetta di essere la professoressa che si vanta ad ogni secondo di quanto è brava e ritorni ad esser una madre normale. Voglio soprattutto che mio padre riesca finalmente a guarire, perché non è giusto, non è assolutamente giusto che debba ancora soffrire.

Voglio un 2010 nuovo.

Quindi ora rimbocchiamoci le maniche e via, si deve riiniziare, e lo voglio fare. Voglio vedere un altro anno più sereno e meno teso. Voglio ritornare a ridere in tranquillità. Voglio ritornare ad essere me.