Alexander The Great - Iron Maiden

Author: Monsieur Henri /


My son, ask for thyself another kingdom,
For that which I leave is to small for thee.

Near to the East, in a part of ancient Greece,
In an ancient land called Macedonia,
Was born a son to Philip of Macedon,
The legend his name was Alexander.

At the age of nineteen, he became the Macedon king,
And swore to free all of Asia Minor,
By the Aegian Sea in 334 BC,
He utterly beat the armies of Persia.

Chorus:
Alexander the Great,
His name struck fear into hearts of men,
Alexander the Great,
Became a legend 'mongst mortal men.

King Darius the third, Defeated fled Persia,
The Scythians fell by the river Jaxartes,
Then Egypt fell to the Macedon king as well,
And he founded the city called Alexandria.

By the Tigris river, he met King Darius again,
And crushed him again in the battle of Arbela,
Entering Babylon and Susa, treasures he found,
Took Persepolis, the capital of Persia.

Chorus:
Alexander the Great,
His name struck fear into hearts of men,
Alexander the Great,
Became a god amongst mortal men.

A Phrygian King had bound a chariot yoke,
And Alexander cut the "Gordion knot",
And legend said that who untied the knot,
He would become the master of Asia.

Helonism he spread far and wide,
The Macedonian learned mind,
Their culture was a western way of life,
He paved the way for Christianity.

Marching on, Marching on.

The battle weary marching side by side,
Alexander's army line by line,
They wouldn't follow him to India,
Tired of the combat, pain and the glory.

Chorus:
Alexander the Great,
His name struck fear into hearts of men,
Alexander the Great,
He died of fever in Babylon.

Macedone Antico

Author: Monsieur Henri /


Lo so... So cosa diranno in molti: "Ma basta! Ma non ti stanchi?" E io rispondo: "No..."
No, io non mi stanco, non mi stancherò mai di lui, del mio Alessandro. Ed è per questo che sto facendo ciò che tutti ritengono una follia, o, peggio una cosa infantile: studiare il macedone antico.
Non abbiamo nulla di macedone, perché non ci sono iscrizioni, visto che i re volevano mostrarsi ellenizzati, nonostante da tutti fossero considerati barbari. Abbiamo qualche glossa (147 in Esichio, lessicografo del V secolo d.C.), e pochissimi indizi che ci vengono dalle cosidette "lettere di Alessandro", probabilmente non autografe.
Non sappiamo nemmeno se fosse una lingua a sé, oppure un dialetto greco, anche se sinceramente io propendo per questa seconda ipotesi. Quello che riusciamo a capire è che spesso i Macedoni, nel loro parlare, mutavano le aspirate del greco in sonore (ph-> b; ch->k; th->d) e che trasformavano la successione -rs- in -rr-.
Esempi: Philippos diventava Filippo; tharson (coraggio) diventava darron.

Ma a parte le varie ipotesi e disquisizioni filologiche, tutto ciò mi dà una strana sensazione, come se Lui fosse sempre più vicino, come se imparando il modo in cui parlava potessi stringerlo a me ancora di più. E' come se potessi parlargli, come se lui fosse qui... Lo so, è un discorso che magari non fila, un discorso senza senso... Ma per me significa così tanto...

Plutarco ci dice che prima di uccidere Clito, Alessandro urlò in Macedone ai suoi soldati. Non mi ero mai accorta di questo particolare, che probabilmente è assolutamente inventato, eppure me lo ha reso più vivo, sì, più mio... Sì, lo vedevo davanti a me, mentre leggevo, lo vedevo gridare, lo vedevo furioso...

Io ero lì, lui era qui.
Non c'è altro da dire, non c'è mistero.
C'è solo lui.

E' una drogaaaaa...

Author: Monsieur Henri /


Ebbene sì è una droga quel creatore di avatars!!! Quindi qui c'è Tyrian, mezzo-celestiale con un'ala sola (qui sono due, ma una fate conto che sia di energia pura), principessa di un regno umano dopo aver rifiutato per amore di ascendere al cielo verso cui era stata accettata dai suoi padri dopo un rifiuto durato anni... Inutile dire che da bravo mio personaggio ha una sfiga terribile!! Tra cui due figli, di cui uno che dargli del fesso è fargli un complimento, un'altra che la detesta perché il fatto di essere figlia di mezzo-celestiale l'ha resa sterile, e un terzo in arrivo (infatti nell'immagine è in dolce attesa...) che potrebbe portarla alla morte (dico potrebbe perché io il suo destino l'ho già deciso, ma non voglio togliere sorprese a nessuno... eheh..). Dimenticavo, l'ala che non ha le è stata strappata da un mago psicopatico che l'ha anche fatta abortire... tanto per restare sull'allegro ovviamente...

Simonide, PMG 543

Author: Monsieur Henri /

Lamento di Danae

Quando nell'arca regale l'impeto del vento
e l'acqua agitata la trascinarono al largo,
Danae con sgomento, piangendo, distese amorosa
le mani su Perseo e disse: "O figlio,
qual pena soffro! Il tuo cuore non sa;
e profondamente tu dormi
così raccolto in questa notte senza luce di cielo,
nel buio del legno serrato da chiodi di rame.

E l'onda lunga dell'acqua che passa
sul tuo capo, non odi; né il rombo
dell'aria: nella rossa
vestina di lana, giaci; reclinato
al sonno del tuo bel viso.

Se tu sapessi ciò che è da temere,
il tuo piccolo orecchio sveglieresti alla mia voce.
Ma io prego: tu riposa, o figlio, e quiete
abbia il mare; ed il male senza fine,
riposi. Un mutamento
avvenga ad un tuo gesto, Zeus padre;
e qualunque parola temeraria
io urli, perdonami,
la ragione m'abbandona".

Trad. di Salvatore Quasimodo

Alter-ego

Author: Monsieur Henri /


Questa è un'immagine del mio personaggio del GdR di Vampiri che sto ruolando sulla Settima Torre, Lucrezia Orsini, ex cortigiana, ha amato il fratello che ne è diventato lo sposo, ha dato alla luce tre figli, di cui uno è morto, l'altra è vampira come lei (ma lei crede sia morta) e uno che sta nascendo adesso... Lo so, è una scemenza questa immagine, ma mi piace tanto!!! :D

Giochetto spietato senza cuore...

Author: Monsieur Henri /

5 cose che non si sanno di me... oddio... 5 probabilmente sono troppo!! E questo maledetto giochino obbligato lo maledirò con tutte le mie forze!!! :D

Vabbé... proviamo...
1) Da piccola ODIAVO la Francia, Parigi, e qualunque cosa che solo vagamente mi ricordasse i francesi... Lo so, adesso non sembra, anzi, ma consideravo Parigi una "Reggio Emilia (la mia città, N.d.A.) più brutta" e il francese "un dialetto reggiano parlato male"! Che cretina...

2) Da piccola (oddio, piccola... fino ai miei 15 anni) avevo giurato che non avrei MAI passato la mia vita sui libri a TRADURRE, soprattutto non GRECO... Mamma mia, mi sa che ho cambiato idea...

3) Credo nella reincarnazione. Ma è una fede sincera, anche se sono cattolica. L'ho sempre creduto, perché io soffro di déjà-vu, in modo piuttosto pesante, e quindi mi sono sempre coccolata nell'idea che fosse una vita passata. E ancora ci credo.

4) Non so ancora l'alfabeto!!! :P Né quello greco né quello italiano... O meglio, lo so, ma l'ordine delle lettere è TERRIBILE per me, devo sempre fare la lista!!! Sono terribile eheh!!

5) Fino all'età di 14 anni non conoscevo Alessandro Magno!!! AHHHHHH!!! Mi vado a fustigare da sola...

E siccome sono BUONA... non costringerò nessuno a fare questo orribile giocooo!!! XDXD

Attis

Author: Monsieur Henri /

"C'è forse una forma di aspetto cui io non sia andata incontro?
Io donna, io adolescente, io efebo, io infante,
io del ginnasio ero il fiore, io della palestra l'onore:
mie le porte affollate, mie le soglie gremite,
mie le corone di fiori a cinger la casa,
ogni volta che, al sorger del sole, dovevo lasciare le stanza.
Io d'ora in poi sarò detto degli dèi serva, di Cibele schiava?
Io Menade? io di me solo parte? Io sterile maschio sarò?
Io nei verdi spazi dell'Ida vivrò, rivestiti di algida neve?
Adesso, adesso mi dolgo del gesto mio, adesso, adesso mi pento!"

Catullo, Carme LXIII

Come mi piace questo pezzo di Catullo! L'ho sentito per la prima volta stasera, lo ammetto, ma mi ha commosso. Parla di un giovane, Attis, che, nel delirio del sogno, si evira, e al risveglio si occorge di quello che è successo... E' smarrito, e mi ricorda i tempi in cui ero piccola, e non capivo chi veramente fossi, e perché... Nemmeno se ero maschio o femmina, in qualche modo...

E il fatto che io mi firmi Monsieur Henri la dice lunga, credo...

Buonanotte.
E pensate se mai una volta vi siete sentiti come il giovane Attis, anche solo per un secondo...

Il Freddo del Collegio

Author: Monsieur Henri /

Odio stare in Collegio da sola... mi mette una tristezza infinita e finisco per andare a letto ad ore improponibili, e per svegliarmi anche relativamente presto... E' freddo, il Collegio, non dico per la temperatura, ma in generale, odio questo colore verdino/giallino/rosino che permea tutto. Almeno quando c'è Elisa, la mia mitica compagna di stanza, mi sento... non lo so... più protetta forse... Che seccatura... Una parte di me vuole dormire, l'altra si rifiuta di infilarsi in quelle gelide coperte da albergo... Che seccatura... E ora che il Contest di Angeli&Demoni è finito e con lui questo sprint creativo mi sa che mi toccherà mettermi d'impegno a studiare... e tanto... E fuori c'è un sole così bello...

Credo che andrò a studiare a letto... forse così, nonostante l'ora, mi addormenterò...

... forse...

Sperando che le cascate del Niagara di fianco al mio letto non scroscino tutta la notte...