9 Termidoro, anno II

Author: Monsieur Henri /



"Je suis fait pour combattre le crime, non pour le gouverner. Le temps n'est point arrivé où les hommes de biens peuvent servir impunément la patrie; les défenseurs de la liberté ne seront que des proscrits, tant que la horde des fripons dominera".
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Sono fatto per combattere il crimine, non per governarlo. Non è ancora arrivato il tempo in cui gli uomini di bene possano servire impunemente la patria; i difensori della libertà non saranno che dei proscritti, finché dominerà l'orda dei malfattori dominerà.

Maximilien Robespierre, ultimo discorso, 26 luglio 1794

"Je ne suis d'aucune faction, je les combattrai toutes"
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Non sono di alcuna fazione, le combatterò tutte.

Louis-Antoine-Léon Saint-Just, ultimo discorso, 26 luglio 1794


Oggi è il 9 Termidoro. Una giornata coi fiocchi, se si può dire così. La caduta di Robespierre e Saint-Just, l'instaurarsi del regime termidoriano che ha portato all'ascesa di Buonaparte, la fine di ciò che io considero La Rivoluzione.
Non voglio fare commenti politici, se mi chiamano la Giacobina un motivo c'è, e non voglio ripetermi.

Però una cosa mi è sempre piaciuta, se si può dire che un momento di quelle giornate d'inferno sono piacevoli. E' un fatto accaduto che voglio sempre ricordare. Maximilien Robespierre aveva la mandibola lacerata dal colpo di pistola che si era tirato (o che gli avevano tirato, le versioni differiscono), non poteva più parlare, era infiammato dalla febbre e dal dolore, e i Termidoriani non gli diedero nessun aiuto, non chiamarono nessuno, insomma, non gli concessero di morire in modo decente, o quanto meno cosciente, cosa che secondo me è abbastanza mostruosa per me.

Ma in quella notte, nella notte tra il 27 e il 28 luglio, ci fu un uomo che rimase accanto a Robespierre, tenendogli sempre la mano. E quell'uomo era Saint-Just, l'Arcangelo della Morte, la Spada in una Tomba.
E Quando gli dissero che non doveva stare lì rispose che "il posto degli amici è qui".

Solo questo voglio dire. Solo questo ho detto.

Povero Fenthick!!!

Author: Monsieur Henri /

Solo un commento!! Mamma mia che sfiga!! :D E lo dice la Signora Somma!!! Bah... prima o poi non me ne morirà uno, eh? Forse...

BDC - Ricordi di Infanzia

Author: Monsieur Henri /

Non so perché mi sia tornato in mente, a dir la verità... Forse il caso, forse tutte quelle foto che ho fatto caricare all'Ele di quando ero piccolina... Ma ci fu uno ed un sol gioco per computer, nella mia infanzia, degno di questo nome, e il suo nome era BDC: "Beyond Dark Castle". Era dell'87, bianco e nero, due dimensioni, proprio la base che più base non si può!!

E ora ho ritrovato... il SEGUITO!! Uscito proprio quest'anno, Return to the Dark Castle, ho la demo, per ora. Ma quando si è aperto, benché ora sia a colori (ma sempre a due dimensioni è restato) mi si è aperto il cuore. Sì, come allora, tutto come allora, le scale malefiche, i topi, le guardie, i gnìgnìgnìgnà, le orbs, e tutte quelle chiavi, gli elisir, le corde... i prigionieri che ti guardano speranzosi che tu li liberi (e non puoi farlo, non sono cattiva io!) e che scuotono la testa indicandoti quale delle due è la chiave giusta e da quale, invece, cadrà il masso da 16 tonnellate... e gli avvoltoi, i serpenti, lo pseudo elicottero a benzina... e ora anche i computer (geniale, in un castello medievale... e sono tutti Mac eheh!!), i guardiani che ammazzavi proprio a mazzate, anche con la pala!! Insomma, tutto ciò che era è...

E lo so, ho visto milioni di giochi nuovi, iper 3D, ci ho giocato... ma questo ha un retrogusto, che probabilmente solo io provo, ma che è bellissimo.

Mi ricorda le giornate con Richi, e i trucchetti che avevo trovato. Mi ricorda tantissime cose!

E devo ringraziare Ele per quello che sta facendo ora :P Perché è davvero una cosa bellissima, a cui tengo veramente tanto!

Qui due screen, questa è una delle stanze principali (non c'era nel vecchio, ma rende l'idea!)



E qui la schermata d'avvio... retro al punto giusto, vero?


Se c'è per Pc vi consiglio anche solo una volta di vederlo... vale la pena, anche se non è in 3D!! ^^

Un po' di lirica!!

Author: Monsieur Henri /

Questo post non ha proprio un vero senso! Semplicemente ieri, mentre andavo in campagna con la radio accesa, ho messo su il Ballo in Maschera di Verdi, c'era Di Stefano che cantava, con quella voce tanto bella e tanto chiara... E mi sono chiesta... qual è la mia top three di lirica? Quelle tre arie che farei conoscere a qualcuno per iniziarlo un pochino all'opera? Non parlo di opere in sé. Ma ognuna di queste tre arie è da ognuna delle mie tre opere preferite. Lucia di Lammermoor (Donizzetti), Tosca (Puccini) e Ballo in Maschera.

Per questo volevo mettere le mie tre arie preferite, cantante dal mio cantante preferito:

-Lucia di Lammermoor-
Tombe degli Avi Miei
A te vengo (è il proseguo della prima! E questa edizione è quella in assoluto che preferisco, quella su cui sono cresciuta! ^^)

-Tosca-
E lucevan le stelle


-Ballo in Maschera (qui non c'è quella cantata da Di Stefano, purtroppo... ma Domingo va bene! ^^)-
Forse la soglia attinse
Di' tu se fedele... (questa non è la mia preferita, ma merita, secondo me! ^^

Pensieri pensieri pensieri...

Author: Monsieur Henri /

E' strano... dopo quello che è successo al concerto dei Wolfstone e che non so se racconterò, se non altro perché è stato un piccolo pezzo di intimità tra me e la Francy che vorrei rimanesse soprattutto nei nostri cuori... è strano, non faccio che pensare a Massimo.

Cioè, non a lui strettamente. A quello che si era creato in me e attorno a me.

Al mio amore fulminante e senza cognizione, ai miei sogni in cui continuavo a perderlo, a quei fiori, a quel sorriso e a quel bacio, ai miei rossori e ai miei sospiri.

Al momento in cui lessi quella lettera della Francy, "Tu di Massimo avevi un'idea perfetta: fermo, cristallizzato nell'attimo del suo splendore, con la voce piena e i vestiti sfarzosi, l'atmosfera del palco. Un'immagine perfetta destinata a non subire mai gli inevitabili cambiamenti dell'uomo. Ecco perché sei rimasta delusa. Nella realtà Massimo è ingrassato, si è tagliato i capelli: segno che la vita corre, e anche velocemente. So che stai male per questo... voglio solo che tu sappia due cose: la prima è che devi stare calma, perché presto di passerà (fidati!), la seconda è che comunque devi sempre contare su di me".

Al momento magico in cui mi ha guardato, ed ero nel palco 17.

Al momento in cui mi ha chiesto "ti piacciono i fiori?"

Al momento in cui la Spallanzani mi ha presentato a lui dicendo "questa è una tua grande fan".

Ma stranamente anche tutto questo passa in secondo piano. Ciò che è inciso come a fuoco nel mio cuore, nella mia mente, in ogni cosa che faccio. Ed è il commento di mio padre: "Smettila di fare la cretina".

Ma si dicono queste cose? Voglio dire, lui o mia madre per lui sono mai stati innamorati in quel modo assurdo che sai essere impossibile, e che forse vorresti rimanesse sempre impossibile? Perché è questo! Se da una parte io sapessi che lui ancora si ricorda di me sarei in estasi, però mi sembrerebbe come por fine ad un sogno, uno sogno da sempre avuto. "Era meglio ristare, guardar oltre, sognare... Il sogno è l'infinita ombra del vero", diceva Pascoli, ed è vero. Ma questo non c'entra. Avrei voluto avere dei grandi che mi dicessero che andava tutto bene, che poteva succedere, non dei grandi a cui io dovessi nascondere. Avrei voluto, per una volta, che i miei diventassero miei amici, se non altro mia madre.
Perché ora che lei è tutta fan di Freddie Mercury mio padre non le dice nulla? E assicuro che si comporta molto più da bambina di quanto non feci io allora. Perché i grandi non capiscono? Ti vogliono proteggere? Ma che cosa credeva facessi con Massimo? Nulla! E per moltissimi motivi. E non rimpiango di non aver potuto far di più.

Insomma... perché ora la Francy può parlare liberamente con sua madre di quello che prova per Stuart, ora che ha più di vent'anni ed è fidanzata in modo fortissimo, e io non potei farlo allora, in un momento in cui mi sentivo tanto sperduta?

E non parlarne allora mi fa male anche adesso, non penso ad altro, è terribile!

E odio la storia che non si fa coi se in questi casi!

L'Angolo di Spoon River

Author: Monsieur Henri /

Domando perdono per aver mancato al mio dovere! Riprendiamo allora con una lunga!!


Kinsey Keene

Your attention, Thomas Rhodes, president of the bank;
Coolbaugh Whedon, editor of the Argus;
Rev. Peet, pastor of the leading church;
A.D. Blood, several times Mayor of Spoon River;
and finally all of you, members of the Social Purity Club -
Your attention to Cambronne's dying words,
standing with the heroic remnant
of Napoleon's guard on Mount Saint Jean
at the battle field of Waterloo,
when Maitland, the Englishman, called to them:
"Surrender, brave Frenchmen!"-
There at closo of dau with the battle hopelessly lost,
and hordes of men no longer the army
of the great Napoleon
streamed from the field like ragged strips
of thunder clouds in the storm.
Well, what Cambronne said to Maitland
ere the English fire made smooth the brow of the hill
against the sinking light of day
say I to you, and all of you,
and to you, O world.
And I charge you to carve it
upon my stone.


ps. l'ultima parola di Cambronne fu... merde! :D

6 giugno 356 a.C.

Author: Monsieur Henri /


"Ora si è nel segno dello Scorpione, e il Sole, che su tutto splende, con il quadruplice carro vede il gruppo dei celesti esseri che scende e certo esclude dal cielo chi nasce in quest'ora. Controllati, mia signora, fino a che domina ancora questa stella. Si è ora nel segno del Cancro, e Crono, che privò gli inguini del padre della capacità di generare, minacciato ora dai suoi stessi figli, memore di Poseidone signore dei mari, Plutone signore degli inferi e Zeus signore dei cieli, corre intorno al proprio trono. In quest'ora genereresti senz'altro un inetto. Trattieniti dunque ancora un poco, anche per quest'ora. La Luna che reca sul capo il corno, lasciato l'altissimo cielo, col carro tirato dai tori scende a terra, per stringere tra le sue braccia il bel pastore, il giovane Endimione, che poi muore colpito al ventre dal fulmine: nemmeno questo è un parto felice. Venera dei dei talami, madre dell'arciere Amore, farà morire Adone, il cacciatore di cinghiali. Colui che nasce in questo segno farà alzare la fiaccola delle donne di Biblos e levare lamento intorno a sé. E anche [...] l'animo del leonino Ares: questi amava i cavalli e la guerra, ma poi privo di armi e nudo fu scoperto dal Sole su letti adulteri, sicché sarà sprezzato chi nasce in quest'ora. Attendi ancora, o regina, che passi ora la stella di Ermete, il Capricorno, contro la Maldicenza. Così genereresti un figlio erudito, litigioso e tracotante. In quest'ora generi un mostro. Mettiti a sedere ora, retina, sopra il seggio che porta salute, e le tue doglie di parto siano molto prodigiose e intense. Perché Zeus protettore delle vergini, che diede alla luce dalla propria coscia Dioniso dal folle grido, sereno domina il cielo. L'ariete Ammone è in congiunzione con l'Acquario e i Pesci e fa nascere l'egiziano re dominatore del mondo. Partorisci, dunque, adesso!" E mentre Nectanebo diceva queste cose, il neonato scivolò a terra: cadde una folgore, risuonò un tuono, la terra tremò, e tutto il mondo fu sconvolto.

Pseudo-Callistene, "Romanzo di Alessandro", recensio A




Si vide l'aria agitarsi, è verità provata,
lampi apparirono sotto le nubi nere,
il cielo si strappò, spaventando le folli,
annunciando il rumore dei corni che sarebbero suonati
quando egli avrebbe cavalcato nelle valli profonde,
fino a farsi intendere nelle montagne più alte.
Esplorò ancora, fino ai cammini del cielo,
facendosi portare in alto nel suo gran trono d'oro
dai quattro grifoni che vi erano attaccati.
Possedeva anche le luci dell'astronomia
e sapeva misurare il corso di tutte le stelle.
Ecco perché, quel giorno, la terrà annunciò con il suo tremore
che nasceva a quell'ora l'eroe temuto
sotto il potere di colui al quale lei stessa doveva inchinarsi.
E il mare divenne rosso per mostrare che doveva
mostrargli le astuzie della guerra terribile
e delle imboscate nelle foreste ombrose,
che dovevano versare il sangue in numerosi paesi
e far tremare gli uomini senza che potessero nascondersi.
Le bestie fremettero, sapendo che il destino
voleva che non ci potesse essere una creatura al mondo
che non sarebbe stata dominata dal re,
le une per mettersi tutte al suo servizio,
le altre destinate a fargli del male,
come i serpenti della terra bruciante,
che dovevano avvelenare una grande parte dell'armata.
All'ora della sua nascita, la gioia fu ritrovata,
il coraggio rianimato, la bontà ravvivata,
bontà che malvagi signori avevano distrutto,
rifiutando a tutti il più misero dono,
nemmeno il valore di una mela sbucciata,
se non ne avevano prima una propria ricompensa.
Ma il giovane, con i suoi doni, tenne la testa alta,
poiché la sua condotta era così perfetta
e la sua bontà sorpassava quella degli altri
così che non allontanò mai la più misera domanda.

...

Avrebbe posseduto tutta la terra abitabile
se non si fosse preparato così presto il veleno
che provocò la sua morte mentre era al massimo della bellezza,
dopo la presa di Babilonia, che aveva tanto desiderato.
Visse poco tempo, nemmeno trent'anni,
ma nessun uomo fu tanto veloce né fece tante conquiste,
nemmeno Giulio Cesare, né Crasso né Pompeo.
Dopo lui la terra ritornò nel caos,
devastata, dilaniata dall'orgoglio dei baroni,
poiché la colonna che la sosteneva era distrutta.
La perdita di un buon signore è difficile da riparare
e tutte le genti buone dovrebbero piangerla.

Mai, da allora, la terra conobbe un tale comandante.

Alexandr de Paris, "Le Roman d'Alexandre", XII secolo.