Lettera ad Isabel

Author: Monsieur Henri /

Dovrei dire molto, ho un sacco di cose da raccontare, e molte cose di cui sfogarmi. Ma non ora, non oggi.

Oggi, Isabel, hai debuttato come Maddalena nel Rigoletto. E' stato un momento splendido. Catartico. Un momento incredibile. Vedere la ragazzina che conobbi quel dicembre di tanti anni fa ormai diventata donna, e diventata ciò che ha sempre desiderato essere, una cantante. Vederla sul palco, la sua voce quasi trattenuta perché se davvero l'avesse usata tutta avrebbe completamente sovrastato gli altri.

Eppure, tata, se mi consenti, il momento più bello per me è stato qualche secondo prima dello spettacolo, l'abbraccio che mi hai dato, il momento in cui eravamo insieme. Da lì, da come mi abbracciavi ero sicura che sarebbe andato tutto meravigliosamente. Anzi, no, non è vero, l'ho sempre saputo, e non lo dico per farti piacere. E' una certezza che ho avuto da quando al primo nostro incontro cantasti il POTO. Prima volta che suonavamo insieme, e tutto andava bene, benissimo. Non c'era nemmeno bisogno di spiegarsi.

Sono passati diversi anni molte cose sono passate sotto i ponti, ma eccoci qua, alle tre di notte, tu probabilmente sarai già a casa ed eccitata come non mai, e io sono qui a scriverti queste parole.

Grazie, stella, grazie per la soddisfazione che mi dai vedendoti inseguire un sogno, un sogno a cui io ho rinunciato. Grazie per essere stata davvero Maddalena, e aver debuttato a vent'anni. Grazie per la medaglietta che hai tenuto al collo. Grazie per gli sguardi che ci lanciavi e per le note che cantavi. Grazie per questa serata magica, al cui pensiero mi viene ancora da piangere.

Grazie per tutto.

Ricordo ancora il giorno in cui ci conoscemmo, e non sapevamo ancora nulla di noi. Eppure nacque qualcosa di speciale. E quel qualcosa di speciale continua ad esserci tra di noi, anche se non fossimo sorelle. Anche se fossimo semplici amiche.

E ti giuro una cosa, Jsabel.

Quando rinasceremo sotto le vesti di altre persone, e io potrò non essere una cortigiana, io sono sicura che ci riconosceremo come quel giorno, poco prima di Natale, e ci parleremo come se ci conoscessimo da una vita, perché così è, noi ci conosceremo da una vita, da più vite. E anche allora io sono sicura che rimarrò a guardarti mentre diventi una farfalla colorata e canti, e diventi quello che sei nata per essere.

E io sarò fiera di te come lo sono ora.

Ti voglio bene, sorella mia, e te ne vorrò per sempre, in qualunque epoca, in qualunque tempo.

Maddalena