Una lettera

Author: Monsieur Henri /

Qualcosa di letteralmente sconvolgente è successo improvvisamente nella mia vita. Sabato, mentre stavo per andare a prendere il treno per andare a Padova e festeggiare la Cosina Zuccherosa, apro la cassetta della posta e vedo una lettera di Oxford. Subito ho pensato "questi qui mi dicono: grazie del tentativo, nice shot, ma rimanga nella sua bell'Italia piena di sole", come se di sole ce ne fosse. Ero quasi tentata di lasciarla lì e andare in stazione, quando mi sono detta che almeno l'aprivo. E l'ho fatto.
Ho visto il posto di Dottorato in Medieval and Modern Languages, inizia il 12 ottobre.

Non so cosa dire, sono in uno stato confusionale allucinante. All'inizio non me n'ero veramente accorta, non avevo veramente capito, e prima della gioia c'è stata tutta l'ansia per Corra, perché sicuramente sarà un cambio di vita molto grosso. Ma lui era felice, e mi diceva "ora andiamo a Pisa io e te e gliela mostriamo, a quei bastardi, la lettera che ti invita, e gli diciamo quanto hanno perso segandoti per qualche mistero burocratico". Non avrebbe potuto dire parole più belle.

E allora dopo l'ansia è venuta la gioia, e sono completamente fuori. Mi trovo per la strada che rido così, oppure che mi scende una lacrimuccia di gioia, e quando ho visto la Chiara che mi abbracciava quasi più felice di me non ci ho creduto, era una sensazione meravigliosa, di calore.

Non ci credo... Quando decisi di far lettere classiche nonostante la disfatta di Pisa mi accorgevo io stessa che era una follia, ma c'era qualcosa che mi spingeva ad andare oltre, e l'ho fatto, ho seguito quel qualcosa, e ora... e ora!!

E come ha detto la Chia quando le ho gridato: "e tutto con Alessandro...", "è un sogno che diventa realtà!"

Non ci credo... vi prego, non svegliatemi, vi prego!

Se solo...

Author: Monsieur Henri /

Mi dico sempre: "Ok ora guardo le sue foto, mi accorgo che è invecchiato, che è un po' ingrassato, che è padre e la faccio finita". E guardo le sue foto, vedo che è invecchiato, un po' ingrassato, padre, e semplicemente non la faccio finita. Ricordo quei momenti di gioia pura, quell'incontro che mai avrei osato sperare, ricordo il suo profumo, quei fiori, ricordo quella notte che non dormii pensando a lui.
E poi come una folle mi metto ad ascoltare "L'Elisir d'Amore", vedendo lui, e solo lui, ricordo tutte le sue mosse, tutti i gesti, è come se fosse davanti a me.

Mi chiedo se mai riuscirò a dimenticarlo. Ma non credo, né sono sicura di volerlo dimenticare. A volte sì, vorrei che non fosse mai venuto nella mia vita. E quanto più vorrei questo, tanto più vorrei vederlo di nuovo. Tutte le volte che vado a teatro a Reggio è un incubo, lo sguardo va al palco 4 del II ordine, lo vedo mentre si alza e si inchina, lo immagino su quel palco, ricordo i melomani e li odio.

Oggi mentre tornavo da canto mi sono chiesta se per caso Alistar lo conosce. Vorrei avere il coraggio di chiedergli. Ma so che se la risposta è no allora andrà tutto bene, se la risposta è sì... mi faccio già mille viaggi, mille film... potergli parlare anche solo una volta... ma se poi il Sogno è migliore della realtà? io cosa posso fare in quel caso? Rimanere delusa un'altra volta?

Se solo non tornasse così spesso nei miei sogni...