10 giugno, parte II

Author: Monsieur Henri /



Ecco, appunto... ve l'avevo detto che sarei tornata su queste pagine? Il concetto di base è non pensare. Ma non sempre ci si riesce, soprattutto quando stai preparando un esame e non hai assolutamente voglia di farlo. Perciò, per caso, entri nel bar per prenderti un caffé e per caso apri la tua tesi, di nuovo, perché è come una voce che ti chiama, e non puoi fare a meno di ascoltarla.

Ed è una voce che parla di tristezza, di un dolore sordo e lungo, forse non abbastanza per le lacrime ma nemmeno per il sorriso. E ti trovi a chiedere perché nemmeno stanotte tu lo abbia sognato, e se c'è qualcuno, in questo mondo, che come te ricorda questo giorno. Devo dire che non tutto ciò che mi è stato detto per questa giornata mi ha fatto piacere, anche se so che non sono parole dette con cattiveria, anzi, però è uno stato un po' così, incerto, la testa da un'altra parte, il pensiero perso chissà dove in Babilonia.

Sì, non è stato come per Henri. Allora era un dolore forte, ma subitaneo. Un dolore che ti faceva piangere perché altro non potevi fare, e che ti faceva alzare gli occhi verso il cielo per sperare di vederlo proteggerti. Ma ora è diverso... è un dolore silenzioso e opprimente, che ti serpeggia nell'animo, che ti fa dire 'nemmeno la tomba è rimasta', una sensazione più dolente che dolorosa. Non lo so spiegare... Vorrei, ma non ci riesco...

Tolomeo, avvicinatosi a lui, chiese: “Alessandro, a chi lasci il tuo regno?”. Rispose: “A colui che, forte, voglia salvare e completare la mia opera”. Appena ebbe detto queste cose, subito discese una grande nebbia dal cielo e fu buio. Comparve una grande stella, e con lei una grande aquila, che cadevano dal cielo verso il mare, e la statua in bronzo di Zeus, che si trovava a Babilonia, si mosse. La stella, di nuovo, risalì verso il cielo e l’aquila con lei, trasportando un’altra stella splendente. Quando la stella scomparve nel cielo, subito anche Alessandro chiuse gli occhi.
Romanzo di Alessandro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E poi qui c'è qualcuno che ha il coraggio di dire che la signora della Coccolostà e del Diabete sono io... ma guarda un po' te :P
Ok, torno seria, perché oggi è giusto esserlo ^.^ Non dirò che io mi sarei ricordata della giornata di oggi come tale, almeno se tu stessa non mi avessi detto quale ricorrenza c'era qualche settimana fa quando siamo andate su in montagna con Ste...
Eppure, ora che me l'hai detto e ora che ho letto queste righe, credo che non dimenticherò mai questa giornata... Non tanto perché Alessandro sia particolarmente importante per me visto che, nonostante lo stimi, non posso di certo dire di essergli legata come lo sei tu... no... me ne ricorderò per la tristezza di queste righe, e al tempo stesso per l'amore che esprimono.
Me ne ricorderò perché è giusto che una data del genere non venga dimenticata, come succede per i più, perché se anche una sola persona al mondo riesce a parlarne con tanto amore, allora è giusto che venga ricordato...

Non credo che serva che te lo dica io, ma ricordatelo lo stesso stella :) Alle non morirà mai veramente, perché ogni volta che ne parli tu lo fai rinascere e vivere accanto a te ^^

Un bacione tesoro bello! E non deprimerti... sono sicura che Lui non l'avrebbe voluto :)

Anonimo ha detto...

e, ovviamente, la colpa è di quell'assassino di Aristotele!

(ho una recensione di cui proteggere le sorti!)