Do you hear the people sing?

Author: Monsieur Henri /




Do you hear the people sing,
say do you hear the distant drums?
It is the future that they bring
when tomorrow comes!


L'ho visto. E ho provato un'emozione incredibile. Quando dico che ho pianto tutto il tempo non è uno scherzo. Ai primi accordi ho avuto un brivido sulla schiena e sono scoppiata a piangere. Lo sento praticamente ogni giorno, ma essere lì, e vedere tutto... è qualcosa di completamente diverso... Seppure Fantine non fosse bravissima, come non piangere quando sul letto di morte crede di vedere la propria bambina lontana e le dice

Cosette, it's turned so cold
Cosette, it's past your bedtime
You've played the day away
And soon it will be night.
Come to me, Cosette, the light is fading
Don't you see the evening star appearing?
Come to me, and rest against my shoulder
How fast the minutes fly away and every minute colder.
Hurry near, another day is dying
Don't you hear, the winter wind is crying?
There's a darkness which comes without a warning
But I will sing you lullabies and wake you in the morning.


Non mi ero mai veramente emozionata per Stars, cantata da Javert, ma questa volta è stato magico: Stars In your multitudes Scarce to be counted Filling the darkness
With order and light You are the sentinels Silent and sure Keeping watch in the night.
You know your place in the sky You hold your course and your aim And each in your season Returns and returns And is always the same And if you fall as Lucifer fell You fall in flame!


E poi è arrivato Lui. Era perfetto. D'accordo, non era biondo, e forse da vicino vicino non era neppure questa bellezza sconvolgente. Ma era lui. Aveva i suoi gesti, la sua serietà, il suo desiderio di ideale. Era in tutto e per tutto Enjolras. Se lui fosse esistito e fosse vivo, così dovrebbe essere. Quando ha cantato Do you hear the people sing? è stato come il richiamo della Libertà fatta persona. Mi sarei alzata e l'avrei seguito.

Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!
Will you join in our crusade?
Who will be strong and stand with me?
Beyond the barricade
Is there a world you long to see?
Then join in the fight
That will give you the right to be free!
Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!
Will you give all you can give
So that our banner may advance
Some will fall and some will live
Will you stand up and take your chance?
The blood of the martyrs
Will water the meadows of France!
Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!


E quando marciava in One Day More, il fucile in mano, mi sentivo sciogliere, ricordavo i miei 14 anni, quando lessi per la prima volta quelle pagine e mi dissi che solo così doveva essere.

L'intervallo e le scene smielense tra Marius e Cosette mi hanno dato un po' di requie, ma poi subito l'aria di Eponine, un'aria splendida e in cui mi ritrovo un sacco, ha fatto scendere di nuovo le lacrime.

Il resto è storia: c'è tutta la vicenda della Barricata. E Lui era sempre perfetto, con quella camicia tirata su, quelle braccia tra l'altro bellissime, quell'irrequietezza e quel rimanere sempre sulla barricata. Ma ciò che è stato più bello è stato il rapporto tra lui e Grantaire, un rapporto che chi non ha letto il libro non può capire, ma che era geniale. Quando nell'aria Drink with me Grantaire dice che Drink with me to days gone by,
Can it be you fear to die?
Will the world remember you when you fall?
Cold it be your death means nothing at all?
Is your life just one more lie?

non avrei mai detto che si rivolgeva a Enjolras, ma qui lo fa... i due si guardano, Enjolras sta quasi per dirgli qualcosa, ma si trovano abbracciati. Un gesto meraviglioso, un gesto che avrei sempre sognato.

E quanto ho pregato perché il musical non andasse più avanti, perché Lui se ne andasse da quella barricata, l'ho pregato come se fosse la prima volta che lo sentivo o leggevo la storia, e invece la Barricata è esplosa, e mentre la musica si faceva tristissima e la scena girava, mostrando il corpo di Enjolras disteso sulla bandiera rossa, gli occhi aperti, è stato il colmo delle lacrime, non ce la facevo più, mi sentivo esplodere. Quante volte ho letto la sua morte? Quante volte ho sentito il musical? Eppure c'era tutta la magia... è stato come leggerlo la prima volta.

A dare il colpo finale è stata Empty chairs at empty tables. Ormai non avevo più nemmeno la forza di piangere. Lo odiavo, quel maledetto borghese che nel libro non si ricorda più dei suoi compagni una volta passata la rivoluzione, contento del suo amoretto da idiota e della sua felicità piccola e gretta. E lo odiavo tanto più perché quell'aria è una delle più belle dell'intero musical - e la Benny SA come mi sento quando la canto-suono!

There's a grief that can't be spoken.
There's a pain goes on and on.
Empty chairs at empty tables
Now my friends are dead and gone.
Here they talked of revolution.
Here it was they lit the flame.
Here they sang about `tomorrow'
And tomorrow never came.
From the table in the corner
They could see a world reborn
And they rose with voices ringing
I can hear them now!
The very words that they had sung
Became their last communion
On the lonely barricade at dawn.
Oh my friends, my friends forgive me
That I live and you are gone.
There's a grief that can't be spoken.
There's a pain goes on and on.
Phantom faces at the window.
Phantom shadows on the floor.
Empty chairs at empty tables
Where my friends will meet no more.
Oh my friends, my friends, don't ask me
What your sacrifice was for
Empty chairs at empty tables
Where my friends will sing no more.


La morte di Jean Valjean è stata alla fine di due ore di pianto continuo. Ha solo prostrato completamente il mio corpo. Sono uscita distrutta. Sono montata sul pulman per Oxford ed è tutto il giorno che ascolto e riascolto, e vedo e rivedo.

Quel musical è un miracolo. Vorrei essere lì per vederlo ad ogni giorno... ma forse la magia è sapere che Enjolras è lì, per me, e che aspetta solo il momento giusto per cantare per me. E io lo seguirò un'altra volta, come sempre, da quasi dieci anni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che emozione tataaaaaa! *_* ci mancavo io a cantare e piangere!!!! Dai dai che il prossimo sarà il phantom!!! e li... crisi isterica e ictus XD

un bacione tesssssora!

Anonimo ha detto...

Sto per piangereeeeeeeeee buuuuuuuu����������������������������