Macedonia - Where I left my heart

Author: Monsieur Henri /


Quando mi riferirono che l'Università di Bologna organizzava un viaggio in Macedonia - nella Macedonia antica, la chiamavano "Grecia del Nord"- all'inizio ho pensato solo che si trattava di un magnifico sogno. Ho pregato di non svegliarmi. E invece era vero. Era tutto vero.
La compagnia non mancava: Paolino, Robbi, Alex Melega, e poi altra gente che non conoscevo all'inizio, ma con cui mi sono molto divertita! Tipo i membri del SFC (Sully Fan Club) e ovviamente, anche se li conoscevo già, i FFTP (Fork For The Pork, mitico gruppo fondato da Paolino, con i membri: Paolino, Robbi, Alex Melega, Claudia e Andrea, più la sottoscritta nel ruolo di voce femminile, piano e suonatrice di carte di Uno!).
Cominciamo dal viaggio: in NAVE da Ancona a ... ehm... non mi ricordo, diciamo sul versante ovest della Grecia. Viaggio di notte, previa discoteca a bordo (e io in pigiama ma VABBE), camerata folle! Discendiamo ricordandoci di portare le due mitiche prof, la Brizza e la Scaglia, e c'è la nostra guida, la nostra mitica guida, cioè Alexandros! Un tipo Sully della Signora del West, capello lungo, tra il biondo e il castano, occhi azzurri, fisico da cowboy e soprattutto un'incredibile amore per i cani! Sempre dietro li aveva, sembrava il pifferaio di Hamelin! E tutte, soprattutto le SFC, innamorate perse di lui, il nostro coccolo che aveva uno sguardo da cane abbandonato!
Prendiamo il pulman! Ora, voi non saprete MAI cosa sono le curve se non avrete provato quelle dell'Epiro. Allucinante!!

Però... però era Epiro. La casa di Olimpiade. Il luogo dove Alessandro fu mandato in esilio da suo padre dopo il banchetto in cui Attalo lo aveva chiamato 'bastardo'. Ecco, vedendo quei monti, c'era qualcosa di meraviglioso che cresceva in me, era spettacolare. Era finalmente come doveva sempre essere, io nella sua terra. Prima fermata a Dodona, il più antico santuario di Grecia, dove sorgeva l'antica Quercia che i cristiani distrussero. C'era un tempio di Eracle, forse Alessandro era andato lì, sicuramente l'aveva visitato. Ho tirato un sospiro di sollievo. Ero a casa, finalmente.

La notte, come tutte le notti seguenti, le abbiamo passati a Tessalonica (o Salonicco): c'era una statua (penso di epoca moderna, aveva l'aria degli anni 60/70) proprio sul mare di Alessandro, con la spada sguainata e mentre guardava il cielo in groppa a Bucefalo. Sì, era quello il luogo dove il mio amore era rispettato, era veramente conosciuto, era quasi come il santo protettore della città. Santo cielo, c'era l'Alexandrou odos, c'era la piazza Aristotele, ci può essere qualcosa di meglio??

Il giorno dopo siamo andati ad Olinto. E' una città che si ribellò a Filippo e che Filippo distrusse dalla prima all'ultima casa, come farà poi Alessandro con Tebe. C'erano 20 cm di muro in altezza per ogni casa, ma c'era veramente TUTTO!! Con un cielo terso, alberi bellissimi, insomma, una cosa bellissima! Al ritorno, siamo andati allegramente al museo di Tessalonica, dove io ero convinta ci sarebbe stato tutto il tesoro della tomba reale macedone. Invece no. Era molto carino, tuttavia, c'erano delle cose molto particolari, come quegli affreschi che solo i Macedoni hanno oramai.

La sera ci fu la fondazione officiale dei FFTP. Lode e silenzio.

Eccoci arrivati al 26 settembre. Il programma era: Pella. Pella. Dico solo questo. Pella. Io... io ero a Pella, io vedevo ciò che Alessandro ha visto da bambino, da ragazzo. Io vedevo tutto quello che gli storici narrano a proposito dei primi anni di di vita di Alessandro, era lì. Semplice. Non c'era altro per me, anche se il luogo non era ancora stato scavato del tutto, anche se non ci hanno lasciato andare alla reggia, io ero lì. Non c'era nulla da spiegare, nulla da commentare. Eravamo io e Pella. E basta. All'interno del museo c'era il mosaico del leone. Proprio davanti ai miei occhi, e non come foto, no, era reale, potevo quasi toccarlo. Inutile dire che quello che ho visto dopo, la città romana a Tessalonica, non mi ha nemmeno sfiorato.

La sera ci fu la creazione di altri album dei FFTP, in onore del compleanno di Alessandra. Lode e silenzio.

Ma il peggio/meglio era ancora da venire. 27 settembre 2007. Vergina. Ege. Il tumulo reale. C'era nebbia, mentre entravamo. Eppure il cuore mi batteva a mille, ma si è fermato quando, scendendo una scala, davanti a me si è mostrata la tomba di Filippo II. Era vera. Era davanti a me. Suo padre, e lui dipinto in fretta e furia sul frontone del tempio. Le ossa di Filippo, il telo d'oro in cui erano raccolte, le sue armi, tutte intere, le coppe in cui avevano bevuto lui e probabilmente suo figlio. Io che cosa potevo dire? Che cosa? Non ho detto niente, ho solo pianto. Ma pianto come non avevo mai pianto prima. E quando ho visto l'altra tomba, quella di Alessandro IV, allora l'ho pregato di parlare a suo padre di me, di dirgli che io ero lì, che mai lo avrei lasciato, che piangevo per lui, per suo figlio, per suo padre, ma li raccoglievo tutti nel cuore. Li sentivo finalmente così miei. Non avevo mai provato una cosa simile, se non alla tomba di Henri. Un sentimento di tristezza così grande insieme ad una serenità senza paragoni. Amarezza e dolcezza. Gioia e dolore. Chi poteva dire di cos'erano fatte quelle lacrime?
E quando, dopo, siamo arrivati a Dione, ai piedi dell'Olimpo, e ho visto l'altare sacrificale su cui Alessandro aveva fatto l'ultima ecatombe prima di partire per l'Asia, allora era tutto completo. Il circolo si chiudeva. Ho visitato il primo e l'ultimo luogo che lui abbia mai visto su terra di Grecia, e il luogo in cui dovrebbe esser sepolto. Ho visto l'acqua immergere i piedi dei templi, ho visto ancora gli anelli a cui erano attaccati i buoi. Ho visto. La natura si faceva spazio tra quelle rovine, per ricoprirle e proteggerle, e così io ricoprivo e proteggevo quelle memorie, solo per me, e Alessandro rinasceva, mi era vicino, ancora una volta. Non era un sogno. La Macedonia non è un sogno.

E' un Sogno. E' il Sogno. E' vederlo compito. E' la lacrima sparsa sulle rovine e sull'erba. E' un giorno mai dimenticato.

E' un fiore per chi non è più sepolto.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

eeeh, rievocazione di momenti ormai storici!
a proposito, non ti dispiace se ti ho linkato al blog nuovo che ho aperto con alcuni amici poeti, vero?

r.